Caso sospetto o confermato di infezione da SARS-CoV-2

Caso sospetto o confermato di infezione da SARS-CoV-2

Una persona che presenti sintomi compatibili con COVID-19 (es. presenza di febbre oltre 37.5° o altri sintomi d'infezione respiratoria acuta simil-influenzale) deve rivolgersi al proprio medico di base (Medico di Medicina Generale) o, in sua assenza, all’USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) o al Dipartimento di Prevenzione (DdP) della ASL, per la valutazione clinica necessaria e l’eventuale prescrizione di test diagnostico.

Dopo la valutazione clinica di cui sopra, la persona sintomatica deve dare immediata comunicazione all’Ateneo, scrivendo una mail al proprio responsabile e al Referente Covid-19 di Ateneo (Prof. Paolo Durando), indicando: data inizio sintomi, tipo e durata dei sintomi, ultimo giorno di ingresso negli spazi dell’Ateneo, locali frequentati in Ateneo e possibili contatti durante il periodo di contagiosità (48 ore precedenti all’esordio dei sintomi), recapito telefonico. La persona sintomatica è tenuta ad aggiornare il proprio responsabile e il Referente Covid-19 relativamente all’evolversi della situazione e all’esito dell’eventuale test diagnostico, specificando la data di raccolta del tampone e la data di refertazione del test, prima di programmare il rientro al lavoro negli ambienti dell’Università degli Studi di Genova, dopo necessaria valutazione a cura del medico di medicina generale e della ASL territorialmente competente.

Si raccomanda di far effettuare una sanificazione degli ambienti di lavoro frequentati dal caso secondo le procedure vigenti in Ateneo.

L’isolamento dei casi di documentata infezione da SARS-CoV-2, si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione.

 

Sono possibili le due seguenti condizioni:

  1. Se il caso confermato ha completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o ha effettuato la dose di richiamo: mantenere l’isolamento per 7 giorni dall’insorgenza dei sintomi o dalla data dell’effettuazione del tampone se non hai avuto sintomi

OPPURE

  1. Se il caso confermato non ha completato il ciclo vaccinale o non lo ha completato da più di 120 giorni e non ha effettuato la dose di richiamo: mantenere l'isolamento, per 10 giorni dall’insorgenza dei sintomi o dalla data dell’effettuazione del tampone se non hai avuto sintomi

Al termine del periodo di isolamento:

  • se il caso confermato non ha mai avuto sintomi, potrà eseguire il tampone di verifica che, se negativo, permetterà di interrompere l’isolamento
  • se il caso ha avuto sintomi ma sono scomparsi da almeno tre giorni potrà eseguire il tampone di verifica che, se negativo, permetterà di interrompere l’isolamento

Se il tampone per accertare la guarigione risultasse ancora positivo è consigliabile attendere 7 giorni e ripetere il test che, se negativo, permetterà di interrompere l’isolamento.

Dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi, anche se i tamponi continuano ad essere positivi, si potrà interrompere l’isolamento ma solo con la validazione sul sistema Poliss da parte del Dipartimento di Prevenzione o del Medico curante.

Per i soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché i medesimi siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.