Ascolto e relazioni

Ascolto e relazioni

Alcuni spunti di riflessione sul tema dell'ascolto e delle relazioni proposti dalla dott.ssa Patrizia Minetto, psicologa-psicoterapeuta referente del progetto Servizio di consulenza clinica e orientativa UniGe:

“Saper trasmettere in modo chiaro un concetto, nel mondo del lavoro richiede la capacità di saper parlare, ascoltare, gestire e selezionare le informazioni” (P. Moroni, 2005).
Per poter instaurare buone relazioni ed essere chiari, sia nella vita privata che nel mondo del lavoro, è necessario conoscere in maniera profonda, il proprio modo di ascoltare sé stessi e gli altri e di essere consapevoli del proprio modo di comunicare. Ciò richiede impegno e intenzionalità soprattutto nel voler ascoltare.

Due ricercatori della Harward University, (D. Tamir e J. Mitchell, 2012) hanno dimostrato che parlare di quanto ci riguarda da vicino attiva i circuiti mesolimbici della ricompensa, gli stessi sensibili al cibo, sesso cocaina e denaro, associati a gratificazione e piacere. Ciò è interessante, per riflettere, su quanto, a fronte del piacere del parlare di sé stessi, l’ascolto consapevole ed attivo richieda maggior impegno e intenzionalità.
Quando pensiamo all’ascolto, spesso pensiamo a tecniche di comunicazione efficace, a tempi e modi per ascoltare, applicabili in modo automatico, sperando che queste tecniche, pur valide, possano da sole, risolvere conflitti e situazioni di malessere, a prescindere dalla conoscenza di sé stessi.

Le tecniche per ascoltare e comunicare in modo efficace sono importanti per costruire buone relazioni, se utilizzate, come strumenti, come stimoli, per attivare la conoscenza del proprio modo di ascoltare e di relazionarsi.
Spesso le persone sono convinte di ascoltare, ma molte volte non si tratta di un ascolto attento e dedicato, utile a relazionarsi positivamente.

Il mondo va molto veloce, tanto che, spesso, si ha la sensazione che manchi il tempo per tutto, persino per ascoltarsi, vivendo “col pilota automatico” e perdendo la connessione con sé stessi.
Ponendo l’attenzione su questo aspetto, si può imparare ad ascoltare attivamente con un atteggiamento aperto e disponibile verso sé stessi e gli altri. Ciò permette di comprendere le proprie reazioni e ciò che avviene nella relazione di scambio; questo è molto utile anche quando si presentano delle difficoltà a capirsi reciprocamente.

Le relazioni non sono prive di conflitti o di dissensi ma si possono affrontare in modo produttivo cambiando punti di osservazione e atteggiamenti. Si possono trovare modalità di confronto che permettano un dialogo costruttivo, di rispetto e riconoscimento reciproco.
A volte si pensa di conoscere le proprie reazioni perché si è sempre reagito in un certo modo di fronte a determinate situazioni e si resta ancorati ad immagini di sé del passato, pensando di non poter cambiare nulla e vivendo un senso di impotenza e malessere.

Ascoltare sé stessi ed entrare in contatto con il proprio mondo interno, con le proprie emozioni, permette di conoscere le proprie reazioni di fronte a situazioni anche difficili e scoprire nuove risorse per affrontarle. Si può comunicare meglio e instaurare relazioni positive.
“Il miglioramento dell’ascolto attivo, influenzerà in modo positivo le nostre relazioni con gli altri, il proprio benessere e conseguentemente il rapporto con sé stessi” (E. Marchi, 2021).
Un modo di rivolgersi a sé stessi e all’altro consapevole produce buone relazioni nella vita personale e lavorativa.

Per approfondire

Su queste tematiche, per chi lo desidera sarà proposto un ciclo di incontri che si terranno dalle ore 14 alle ore 16 c/o l’aula Remotti in via Balbi 5:

  1. mercoledì 19 ottobre - il primo appuntamento è RINVIATO a mercoledì 26 ottobre 2022
  2. mercoledì 26 ottobre
  3. mercoledì 2 novembre
  4. mercoledì 9 novembre

Il numero di partecipanti è limitato a max 12 persone. Per informazioni e iscrizioni potete scrivere a benessereorganizzativo@unige.it